lunedì, 16 Settembre 2024

Hyundai Xcient Fuel Cell: il viaggio continua

La transizione energetica nel comparto del trasporto è già oggi una realtà tangibile sia per gli operatori del settore, sia per i costruttori di veicoli industriali. Che sia così lo dicono i fatti, come i 50 camion Xcient Fuel Cell di Hyundai Hydrogen Mobility (HHM) che hanno accumulato fino ad ora una percorrenza totale di oltre 10milioni di chilometri.

Il costruttore coreano è uno dei pochi OEM – se non l’unico in assoluto a livello mondiale – a offrire camion elettrici a idrogeno omologati, in produzione di serie. Il percorso di avvicinamento della Casa coreana al mercato svizzero è iniziato cinque anni fa: nel 2019 Hyundai Motor Company e H2 Energy hanno fondato una nuova società, la Hyundai Hydrogen Mobility (HHM) con sede a Zurigo.

Gli obiettivi principali della HHN sono la de-carbonizzazione del trasporto pesante e la creazione di un ecosistema di supporto alla transizione energetica. Sempre nel 2019 è iniziata la produzione di idrogeno green. Risalgono al 2020, invece, l’apertura delle prime sette stazioni di distribuzione dell’idrogeno (oggi sono 18 in tutto) in Svizzera e l’inizio delle attività operative degli Xcient Fuel Cell presso le aziende di trasporto e di logistica locali.

Da parte sua, il Governo della Confederazione Elvetica ha fissato l’obiettivo di realizzare un centinaio di stazioni di rifornimento dell’idrogeno entro il 2025, come sforzo verso la de-carbonizzazione del trasporto su strada attraverso l’adozione di veicoli green.

Questo target, se raggiunto, potrebbe far diminuire in modo significativo il prezzo dell’H2 che, in media, si aggira oggi in Svizzera sui 19,8 franchi al chilo (20,72 euro/kg).

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Presente e futuro del progetto

Per percorrere i 10milioni di chilometri accumulati dai 50 Xcient Fuel Cell in servizio, una flotta equivalente di camion diesel avrebbe consumato circa 3,2milioni di litri di gasolio. Ciò significa che i mezzi a emissioni zero del costruttore coreano hanno evitato l’immissione nell’atmosfera di circa 8.500 tonnellate di CO2.

Malgrado l’adozione di una tecnologia relativamente nuova – ha sottolineato Beat Hirschi, CEO di Hyundai Hydrogen Mobility (HHM) – gli Xcient Fuel Cell hanno messo in luce un elevato grado di affidabilità. E Hyundai ha dimostrato la fattibilità della soluzione con pile a combustibile in condizioni d’impiego reali. Il segreto sta nel corretto abbinamento delle fuel cell al pacco batterie in funzione delle esigenze del trasporto pesante“.

Secondo la tabella di marcia originale del progetto, tuttavia, oggi in Svizzera avrebbero dovuto essere in servizio oltre 1.000 camion FCEV (Fuel Cell Electric Vehicle). Il fatto che il numero di Xcient Fuel Cell su strada non abbia superato le 50 unità dal 2020 ha indotto numerosi osservatori a ipotizzare la fine dell’iniziativa e il ritiro del Gruppo coreano dalla joint-venture HHM. “Non si può estrapolare ciò che è accaduto in Svizzera estendendolo alla realtà europea” – è il commento di Beat Hirschi.

HHM sta lavorando attivamente per rafforzare ulteriormente le strutture di vendita e assistenza e sviluppare la propria offerta di prodotto. I principali motivi per cui il progetto ha iniziato a prendere una connotazione diversa da quella originariamente prevista sono legati ad alcuni fattori esterni, come gli effetti negativi dovuti alla pandemia e alla guerra in Ucraina, nonché la situazione energetica generata dalla chiusura delle centrali nucleari e a carbone e in Europa.

Nuovi campi d’applicazione

Per lungo tempo, le possibilità di business di HHM sono state frenate anche dalle limitate opzioni di configurazione dei veicoli. Inizialmente, si trattava solo di un cabinato 4×2 di 19 tonnellate di massa totale a terra, proposto in un solo passo con allestimento furgonato.

Ora è disponibile anche la versione 6×2 (di 27 tonnellate di massa totale a terra), con sovrastruttura telonata o cassa mobile, con la possibilità di scegliere tra quattro interassi. La stessa opzione riguarda gli autotelai 4×2. Nel prossimo futuro, alla gamma Hyundai Xcient Fuel Cell si aggiungeranno soluzioni per gru retrocabina, caricatori posteriori e un’interfaccia ePTO, oltre a varianti specifiche per la raccolta dei rifiuti e per le attrezzature scarrabili.

Con queste configurazioni, HHM si rivolge quindi a settori, come gli utilizzi municipali e gli impieghi urbani, nei quali il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale riveste maggiore importanza del prezzo di acquisto dei veicoli.

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Come sono fatti gli Hyundai Xcient Fuel Cell

Gli Xcient Fuel Cell sono veicoli dotati di due pile a combustibile di 90 kW ciascuna (180 kW in totale), disponibili in versione autotelaio cabinato in configurazione 4×2 (di 19,5 tonnellate di massa totale a terra e 38 ton di complessivo) e come 6×2 con massa totale a terra di 27 tonnellate (e 42 ton di complessivo dell’autotreno).

Sul mercato Nordamericano è proposta la variante trattore in configurazione 6×4, anch’essa con due fuel cell per complessivi 180 kW. Completano la catena cinematica un pacco batterie, costituito da tre unità da 24 kWh ciascuna (72 kWh in tutto), e un motore da 350 kW con 2.237 Nm di coppia massima.

Nella versione autotelaio cabinato, le bombole per lo stivaggio dell’idrogeno allo stato gassoso alla pressione di 350 bar hanno una capacità complessiva di 31 kg, il che consente un’autonomia a pieno carico di circa 400 km. Nella variante trattore 6×4 commercializzata negli USA, i serbatoi hanno, invece, una capienza di 68,6 kg di idrogeno (stivato sempre allo stato gassoso, ma a 700 bar di pressione), pari a un raggio operativo di 450 miglia (circa 720 km).

Questo articolo fa parte del numero speciale di Allestimenti & Trasporti, che uscirà prossimamente, dedicato alla fiera Hydrogen Expo, in programma a Piacenza dall’11 al 13 Settembre.

Allestimenti & Trasporti vi invita alla prima edizione del TCUBE – GIORNATE ITALIANE DELL’ALLESTITORE, a Piacenza dal 17 al 19 Ottobre 2024.

Per info sulla manifestazione: https://tcube-expo.it/richiesta-informazioni/

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