sabato, 4 Maggio 2024

Figlio del vento

Ci sono importanti novità in casa Mercedes-Benz.

Dopo il lancio a ottobre dello scorso anno dell’elettrico a batterie (BEV) eActros 600 per i collegamenti a medio raggio è adesso la volta del nuovo Actros L. Che condivide con l’eActros 600 il design aerodinamico e allungato dell’abitacolo, denominato dalla Stella ProCabin, mentre la catena la catena cinematica è di tipo tradizionale, basata sulla terza generazione del sei cilindri in linea OM 471 di 12,8 litri di cilindrata.

Il nuovo modello, ordinabile da aprile, entrerà in produzione di serie a dicembre di quest’anno.

A partire da aprile 2025 sono, invece, previsti l’introduzione del Multimedia Cockpit interactive 2 (con un nuovo design del menu, comandi vocali, connettività migliorata e applicazioni avanzate come il Connected Traffic Warnings) e l’integrazione delle informazioni sul percorso nel sistema intelligente di regolazione della velocità e dei passaggi marcia (PPC, Predictive Powertrain Control).

Leggi anche: L’elettro-mobilità secondo Mercedes-Benz Trucks, Intervista esclusiva a Karin Rådström.

Giù i consumi del 3% con l’aerodinamica ottimizzata

La nuova cabina ProCabin, disponibile nelle tre varianti Stream, Big o Giga Space – è stata presentata in occasione del debutto mondiale dell’elettrico a batteria eActros 600.

Progettata in funzione dell’efficienza aerodinamica, presenta uno spoiler anteriore supplementare sul tetto, deflettori dei montanti attorno ai finestrini laterali, un nuovo frontale allungato di 80 millimetri, paraurti ottimizzati con aperture ridotte al minimo per l’ingresso dell’aria di raffreddamento e un rivestimento sottoscocca per favorire il transito del flusso d’aria incidente.

Immutate, rispetto alla precedente serie, le telecamere laterali (MirrorCam), che sostituiscono i tradizionali specchi retrovisori esterni. Rimangono, però, anche sul nuovo Actros L, gli specchietti frontale e d’accostamento che, secondo i tecnici della Stella, hanno un’influenza marginale sulla resistenza all’avanzamento.

Ogni dettaglio della nuova cabina ProCabin è stato progettato per dirigere il flusso d’aria attorno al veicolo, evitando il distacco della vena fluida e la creazione di turbolenze.

Il risultato è una riduzione dei consumi di carburante fino al 3%. La PropCabin offre numerose soluzioni per migliorare il comfort di bordo.

A cominciare dal riscaldamento ottimizzato dei sedili, dai rivestimenti in tessuto di elevata qualità, dal letto con struttura a doghe con il materasso PremiumComfort.

A ciò si aggiungono ulteriori equipaggiamenti come l’illuminazione d’atmosfera, le luci di lettura supplementari a LED orientabili, le prese USB-C supplementari collocate sulle fiancate, le tendine bicolore, un secondo frigorifero, una presa da 230 Volt o il SoloStar Concept (cioè la speciale configurazione per un solo autista a bordo), ora disponibile in due nuove varianti di rivestimento dei sedili.

Risparmi di gasolio fino al 4% con il diesel di terza generazione

Oltre all’aerodinamica ottimizzata, un contributo importante alla riduzione dei consumi del nuovo Actros L viene dalla terza generazione del diesel OM 471 di 12,8 litri di cilindrata.

L’OM 471, disponibile insieme ai collaudati OM 470 e OM 473, è concepito per ridurre i costi di gestione (TCO, Total Cost of Ownership) senza incidere sulle prestazioni, dinamica di marcia, comfort di guida ed emissioni di CO2.

Con la terza generazione dell’OM 471, Mercedes-Benz ha introdotto due nuovi turbocompressori, concepiti per soddisfare le molteplici esigenze operative delle aziende di trasporto.

Nella variante per le missioni a lungo raggio l’attenzione è rivolta alla massima riduzione dei consumi.

In combinazione con il sistema di post-trattamento dei gas di scarico, completamente rivisitato e adattato al nuovo schema di combustione e alle tarature dell’OM 471, è possibile risparmiare fino al 4% rispetto alla precedente generazione di propulsori.

Più protezione per gli utenti della strada

Molteplici sono le dotazioni di sicurezza previste per il nuovo Actros L.

In molti casi, si tratta di sistemi che garantiscono capacità d’intervento superiori agli standard stabiliti dal Regolamento Generale sulla Sicurezza (GSR), che entrerà in vigore nella UE da luglio di quest’anno.

In quest’ottica, per fornire un contributo efficace alla prevenzione degli incidenti stradali, Daimler Truck ha sviluppato una nuova piattaforma elettronica.

Basata sulla cosiddetta fusion technology, cioè sulla fusione delle informazioni provenienti dai radar e dalle telecamere, consente una visuale più ampia dell’area antistante e laterale del veicolo.

La piattaforma è capace di un’elaborazione dei dati 20 volte più veloce rispetto al passato e i sei sensori presenti a bordo del camion – quattro radar a corto raggio laterali anteriori e posteriori a destra e a sinistra, un radar a lungo raggio anteriore centrale e la telecamera multifunzione sul parabrezza – possono ora coprire un settore di 270 gradi attorno al veicolo.

Grazie a un angolo visivo notevolmente più ampio, i sistemi di assistenza alla guida sono in grado di sfruttare al meglio le loro capacità tecnologiche.

Ne è un esempio la sesta generazione dell’Active Brake Assist (ABA 6), che supera i requisiti stabiliti dal Regolamento europeo GSR.

L’assistente alla frenata d’emergenza di ultima generazione di Daimler Truck è ora in grado di eseguire una frenata automatizzata fino al completo arresto, con una velocità massima d’ingresso di 60 km l’ora.

Ciò in presenza di utenti della strada che attraversano la direzione di marcia, sopraggiungono in direzione opposta o viaggiano sulla stessa corsia.

Solo a partire da luglio 2026, il GSR richiede che questa funzione sia ampliata per i nuovi camion ed autobus, affinché il sistema intervenga per proteggere anche i pedoni e i ciclisti.

Come in precedenza, l’ABA 6 è in grado di reagire in presenza di veicoli fermi fino a una velocità massima di 80 km l’ora, frenando fino al completo arresto.

Un altro valore aggiunto dell’ABA 6 è rappresentato dal monitoraggio su più corsie fino a 250 metri di distanza dal mezzo sul quale è montato.

Ciò consente un rilevamento ancora più accurato delle eventuali situazioni di rischio.

Il sistema è così in grado di reagire a condizioni potenzialmente critiche, create da oggetti in movimento o fermi come, per esempio, la presenza di un veicolo in corrispondenza di una curva di un tracciato autostradale.

Allo stesso tempo, la tecnologia radar assicura un’elevata funzionalità del dispositivo anche in caso di scarsa visibilità.

Tutto sotto controllo su entrambi i lati del camion

Un altro esempio dei vantaggi di disporre di sei sensori di bordo e, quindi, di un ampio angolo di visuale è costituito dall’Active Sideguard Assist di seconda generazione (ASGA 2).

Che monitora il traffico sia sul lato del conducente, sia su quello del passeggero e, grazie al sistema di avvertimento a due stadi, è in grado di avvisare il driver della presenza di potenziali pericoli per scongiurare, mediante un intervento tempestivo, situazioni critiche.

La zona di monitoraggio su entrambi i lati del mezzo e antistante il veicolo (lato passeggero), ha una larghezza di 4,25 metri (in precedenza era pari a 3,75 metri sul lato destro del camion).

L’area di avvertimento, attiva fino a una velocità di 30 km l’ora, si trova a un massimo di 30 metri dietro e sette metri davanti al veicolo.

L’ASGA 2 è in grado di avviare una frenata automatica fino all’arresto del camion in caso di svolta con una velocità fino a 20 km l’ora, qualora il conducente non avesse precedentemente reagito in modo appropriato agli avvisi acustici e visivi.

Con questa funzione, il dispositivo supera i requisiti del GSR.

Che stabilisce solamente che, se necessario, l’assistente alla svolta debba emettere un segnale d’avviso.

L’ASGA 2 è anche dotato di un sistema intelligente di avviso di cambio della corsia di marcia, per fornire supporto ai conducenti su entrambi i lati del veicolo.

Il nuovo Front Guard Assist dell’Actros L monitora la strada davanti al veicolo e supporta il conducente quando il mezzo è fermo e nelle ripartenze agli incroci.

Se il sistema – attivo fino a 15 km l’ora – rileva oggetti stazionari o in movimento segnala eventuali condizioni di rischio mediante un avvertimento a due stadi.

La tecnologia con visione a 270 gradi copre l’angolo cieco davanti al camion da 0,8 metri a circa quattro metri di distanza su tutta la larghezza del veicolo.

Sistemi di assistenza alla guida hi-tech

Oltre ai sistemi di assistenza alla guida orientati al miglioramento della sicurezza stradale, il nuovo Actros L si contraddistingue anche per l’interazione tra l’Active Drive Assist 3 (ADA) e il dispositivo intelligente di regolazione della velocità e di gestione del cambio, Predictive Powertrain Control (PPC).

L’Active Drive Assist (ADA), che dal 2018 ha consentito per la prima volta la guida semi-automatica di Livello 2 (SAE Level 2) su un mezzo industriale in produzione di serie, è stato ulteriormente migliorato.

La seconda generazione, installata a partire da giugno 2021, è stata ampliata con la funzione di arresto di emergenza, mentre l’ADA 3 offre ora ai conducenti un supporto ancora maggiore per il controllo della dinamica longitudinale e trasversale del camion.

Il PPC, invece, tiene sotto controllo la catena cinematica, prendendo in considerazione la topografia e l’andamento altimetrico del tracciato e la segnaletica stradale, per fornire un contributo a uno stile di guida rilassato ed efficiente sotto il profilo dei consumi di carburante.

A partire da aprile 2025 saranno integrate nel PPC anche le informazioni sul percorso provenienti dal sistema di navigazione per consentire un immediato riconoscimento degli eventi previsti lungo l’itinerario.

Ciò consente al conducente di evitare frenate, accelerazioni e cambi marcia non necessari.

Tanti servizi legati alla connettività

Per semplificare i processi e i flussi di lavoro dei gestori di flotte, Mercedes-Benz propone per l’Actros L un’ampia gamma di soluzioni e servizi digitali. TruckLive, per esempio, offre un accesso gratuito alle opzioni di assistenza digitali della Stella.

Tra queste figurano numerosi servizi legati alla connettività, utilizzabili su piattaforme esistenti, come MyTruckPoint.

Che consentono la gestione degli interventi manutentivi per assicurare la disponibilità del veicolo, mentre il Live Traffic supporta la pianificazione del percorso fornendo informazioni in tempo reale sul traffico tramite il sistema di navigazione.

I nuovi Connected Services, come l’Over-the-Air Update, cioè l’aggiornamento software da remoto, o il Service 24h Connected, possono essere utilizzati già quest’anno.

Ulteriori pacchetti sono in fase di progettazione. I servizi telematici FleetBoard Premium offrono un elevato valore aggiunto per la gestione redditizia della flotta.

Ne è un esempio la funzionalità Analisi d’impiego, che rileva ed elabora i parametri tecnici provenienti dall’Actros L. Sulla base di questi dati è possibile valutare e ottimizzare il comportamento di marcia.

Ciò contribuisce alla riduzione dei consumi, dell’usura e delle emissioni di CO2, con positive ricadute sulla sostenibilità e redditività complessiva della flotta.

Grazie al collegamento in rete, il sistema Mercedes-Benz Uptime accresce il tasso di disponibilità del nuovo Actros L. Uptime verifica costantemente lo stato di funzionamento del veicolo, fornendo suggerimenti operativi concreti.

Ciò consente di rilevare tempestivamente eventuali malfunzionamenti per ridurre i fermi macchina non programmati. Infine, ma non in ordine d’importanza, i contratti di servizio.

Fra questi, il pacchetto Complete, che copre tutti gli interventi in officina, inclusi quelli effettuati sui componenti soggetti a usura.

Il gemello diverso, l’eActros 600

Il nuovo Actros L è dotato della stessa cabina ProCabin montata sull’elettrico a batterie (BEV) eActros 600, presentato in anteprima da Mercedes-Benz lo scorso anno.

E’ un trattore di 4 metri di interasse – ma entreranno in produzione da fine 2024 anche gli autotelai cabinati basati sullo stesso concetto costruttivo – dotato di pacchi batteria con una capacità complessiva di oltre 600 kWh (da cui discende la denominazione eActros 600).

Progettato per combinazioni fino a 44 tonnellate di peso complessivo con una portata utile attorno alle 22 tonnellate, l’eActros 600 ha un’autonomia operativa di circa 500 km, senza necessità di ricariche intermedie.

Questo valore, riferito ad applicazioni autostradali su lunga distanza, è stato determinato con un peso totale della combinazione di 40 tonnellate, nell’ipotesi di un pre-condizionamento delle batterie prima della partenza e con una temperatura esterna di 20° centigradi.

Di fatto, con una stazione di ricarica adeguata (della capacità di circa un megawatt o MCS) in grado di far passare le batterie dal 20% all’80% del livello massimo in soli 30 minuti, è possibile percorrere fino a 1.000 km al giorno, sfruttando la pausa di riposo del conducente.

L’eActros 600 dispone di tre pacchi batteria, ciascuno di 207 kWh, pari a una capacità totale installata di 621 kWh. Le batterie si basano sulla tecnologia delle celle al litio ferro fosfato (LFP), caratterizzata da una longevità operativa superiore a quella degli accumulatori al litio-manganese-cobalto.

L’eActros 600 è stato progettato per soddisfare gli stessi requisiti di durata di un modello convenzionale con motorizzazione diesel per il trasporto pesante a lungo raggio. Ciò significa fino a 1,2 milioni di chilometri nell’arco di dieci anni di vita utile.

Dopo questo periodo di utilizzo, la capacità di carica delle batterie dovrebbe, secondo le simulazioni, essere ancora superiore all’80%. Inoltre, a differenza di altre tipologie di accumulatori, con la tecnologia LFP è possibile utilizzare circa il 95% della capacità totale.

Ciò rende possibile un’autonomia maggiore a parità di kWh installati.

Per l’eActros 600 Mercedes-Benz ha sviluppato un nuovo assale elettrico con tensione di 800 Volt, dotato di due motori e di una trasmissione a quattro velocità, specifica per il trasporto pesante a lungo raggio.

I motori elettrici, che generano una potenza continua di 400 kW (e di picco di 600 kW), garantiscono un’accelerazione progressiva e un elevato comfort di bordo.

Con uno stile di guida anticipatorio, è possibile recuperare energia elettrica in fase di rallentamento, che viene reimmessa nelle batterie ed è quindi nuovamente disponibile per la trazione.

Il recupero energetico riduce anche il ricorso all’impianto frenante di servizio, preservandone le capacità di intervento. Secondo la situazione, il conducente può scegliere tra cinque diversi livelli di recupero.

In opzione, è possibile attivare la guida con un solo pedale sul touchscreen della strumentazione digitale. Questa funzionalità interviene automaticamente quando il conducente rilascia il pedale dell’acceleratore.

L’eActros 600 in versione trattore ha già ottenuto i primi riscontri di vendita in Italia.

Lo scorso febbraio, infatti, il Gruppo Arcese ha finalizzato l’acquisto di un trattore full-electric da adibire ai trasporti a lungo raggio, mentre a novembre dello scorso anno la LC3 Trasporti ha siglato un contratto per l’acquisizione di 30 esemplati del trattore BEV della Stella.

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