Il tradizionale incontro stampa di fine anno è stato l’occasione per Daf Veicoli Industriali di tracciare un consuntivo delle attività svolte quest’anno in Italia e di indicare gli obiettivi prioritari per il 2024.
In un contesto di robusta crescita dell’intero Gruppo Paccar del quale Daf fa parte – nei primi nove mesi di quest’anno il fatturato globale ha raggiunto i 26,05 miliardi di dollari contro i 20,69 miliardi di dollari del 2022 – la Casa olandese ha conseguito positivi risultati di vendita sia nel nostro paese, sia nella UE.
Nell’Unione Europea, in particolare, Daf ha raggiunto lo scorso agosto una quota di mercato del 15,9% nel comparto dei pesanti sopra le 16 tonnellate di massa totale a terra, alle spalle di Mercedes-Benz (18,7%) e di Volvo Trucks (17,5%). Questo risultato tiene conto delle perfomance del costruttore di Eindhoven nell’ambito dei trattori (primo posto assoluto, con il 20,5% di quota) e dell’11,1% raggiunto nel settore degli autotelai cabinati (i dati si riferiscono al periodo gennaio-giugno 2023). Il panorama italiano mostra un’analoga divaricazione fra le quote dei trattori e dei carri. I primi si sono attestati al 14,4%, mentre i secondi sono al 6,5% nel periodo gennaio-ottobre 2023.
In uno scenario macro-economico con elementi negativi, legati al rallentamento della crescita del Prodotto interno lordo (PIL), all’elevato costo del denaro e al tasso d’inflazione ancora troppo alto, il mercato italiano dei veicoli industriali si accinge a chiudere il 2023 con cifre ragguardevoli, forse le migliori degli ultimi 10-15 anni. Le previsioni parlano, infatti, di circa 23-24.000 immatricolazioni di camion di 16 tonnellate e oltre (fra trattori, 14.250 unità, e carri, 8.750 pezzi) e di 3.200 mezzi di peso compreso fra le 6 e le 15,99 tonnellate.
Per crescere sul mercato colmando, almeno in parte, il gap fra le vendite di trattori e di carri, Daf Veicoli Industriali punta soprattutto sul consolidamento dei rapporti con gli allestitori già noti, sullo sviluppo di relazioni con nuovi player di settore, sullo scambio di informazioni tecniche con i carrozzieri, sulle soluzioni Plug&Play per fornire cabinati modificati in fabbrica in funzione della tipologia di allestimento, sulla disponibilità di una flotta da dimostrazione e sul supporto in sede di figure professionali specializzate nel campo delle sovrastrutture.
Gli obiettivi per il 2024 consistono nell’offrire alla clientela prodotti e servizi premium attraverso una rete evoluta di concessionarie basata, come in passato, su uno schema di distribuzione indiretto. Il prossimo anno, inoltre, verranno presentati in Italia i nuovi sistemi di sicurezza e assistenza alla guida, che rientrano nella normativa GRS 1 (General Safety Regulation 1), e la gamma dei camion elettrici a batteria (BEV) per la quale è già in corso il processo di formazione della rete di vendita e assistenza. “Per il 2024 – ha affermato Paolo Achille Starace, Managing Director di Daf Veicoli Industriali – ci attendiamo una flessione del mercato compresa fra l’8 e il 12% rispetto al 2023, che è stato un ottimo anno sotto il profilo dell’immatricolato. Puntiamo sulla crescita nel settore dei carri e sulla vendita di alcune unità di elettrici a batteria (BEV)”.
Per affrontare con successo la transizione energetica in atto nel settore del trasporto, il Gruppo Paccar si affida a una strategia diversificata. Che prevede, da un lato, l’utilizzo di carburanti alternativi, come l’HVO, nei motori a ciclo diesel. Dall’altro, lo sviluppo e la costruzione di elettrici a batteria (BEV), di elettrici dotati di fuel cell (negli USA con il brand Peterbilt, in collaborazione con Toyota Motor North America e Shell) e, in Europa, di mezzi con motore termico (ICE) alimentato a idrogeno.