sabato, 27 Luglio 2024

I sensori di prossimità rimangono obbligatori

Dopo che il Tar Lombardia aveva annullato l’obbligo dei sensori di prossimità sui veicoli industriali nel capoluogo lombardo, la sentenza è stata ribaltata.

Il Comune di Milano, infatti, ha presentato un ricorso che il Consiglio di Stato ha accolto. I sensori di prossimità per gli angoli ciechi, dunque, diverranno obbligatori l’1 gennaio 2025. I veicoli interessati sono quelli industriali con massa complessiva superiore alle 12 tonnellate e quelli adibiti al trasporto delle persone con massa superiore alle 5 tonnellate e con più di otto posti a sedere.

Fino al 31 dicembre 2024 sarà possibile circolare senza sensori, a patto che si disponga, a bordo del veicolo, di un contratto di acquisto. Rimane inoltre l’obbligo di applicazione di un adesivo che segnali il pericolo di affiancamento agli altri utenti della strada, soprattutto i ciclisti.

Non tutti sono soddisfatti

A mostrare il suo disappunto è Claudio Donati, Segretario Generale di Assotir:

La sentenza con cui il Consiglio di Stato reintroduce l’obbligo di istallare i sensori per gli angoli ciechi, all’interno del Comune di Milano, semina ulteriore incertezza tra gli operatori dei trasporti e, soprattutto, apre la strada a regolamentazioni a macchia di leopardo. Come abbiamo già sottolineato nel corso dell’audizione di fronte alla Commissione Trasporti della Camera del 9 novembre scorso il rischio adesso è che ogni Comune d’Italia possa adottare iniziative autonome e scoordinate. E questo darebbe vita a una sorta di autarchia amministrativa.

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Questa sentenza dimostra in modo ancor più evidente come sia necessario un intervento del governo per dare una disciplina omogenea, valida su tutto il territorio nazionale. In questo senso, ci attiveremo presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti affinché il vuoto legislativo determinato che rischia di generare un caos ingestibile venga colmato al più presto“, conclude poi Donati.

C’è anche chi vede il bicchiere mezzo pieno

“Da un punto di vista pratico poco cambia per Milano, perché riamane l’obbligo di istallazione dei sensori sui veicoli industriali entro il 31 dicembre prossimo, come stabilito dalla delibera comunale. Aggiungiamo che, nei tre mesi di sospensione della stessa delibera, fortunatamente, non si sono verificati incidenti di veicoli pesanti con il coinvolgimento di ciclisti. Certamente, si tratta di una casualità positiva, ma anche di un indizio su come affrontare il tema della sicurezza per tutti gli utenti delle strade delle grandi città”, commenta invece un più moderato Pietro Castelli, Presidente di Assotir Lombardia, che poi conclude:

Pensiamo che la nostra battaglia non solo non sia stata inutile, ma al contrario, sia stata fondamentale per porre all’attenzione delle istituzioni il tema della sicurezza di tutti gli utenti della strada. È stato sempre l’obiettivo del nostro ricorso: premesso che nessuno può usare la strada a scapito di altri, i sensori, ammesso che siano lo strumento più adeguato, devono essere gli stessi per tutto il paese. Per questo ribadiamo ancora una volta la necessità di un coinvolgimento effettivo di tutti gli attori della mobilità urbana, che è qualcosa di più complesso di una divisione tra buoni e cattivi“.

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