CIFA ha recentemente presentato il primo Bilancio di Sostenibilità aziendale del Gruppo, relativo al 2023.
Il raggiungimento di questo traguardo rappresenta una pietra miliare per l’azienda, che diventa così la prima realtà nel settore del calcestruzzo a rendicontare, in modo trasparente e dettagliato, le proprie performance in ambito ambientale e sociale, oltre che economico.
Le sfide del settore sono molteplici. Da un lato, la crescita delle costruzioni e quindi delle macchine da costruzione – legata in particolare all’aumento degli investimenti (primi fra tutti, quelli legati ai piani NextGen UE e PNRR) dedicati alle grandi opere e all’aggiornamento delle costruzioni e delle infrastrutture – ha rappresentato una costante dell’ultimo triennio. Dall’altro, vanno sottolineati alcuni aspetti critici.
Uno di questi riguarda il settore metalmeccanico nella sua interezza, tra i primi a doversi attivare per raggiungere gli obiettivi di neutralità carbonica fissati dall’Unione Europea e per migliorare il proprio impatto sugli aspetti sociali, come la sicurezza sul lavoro.
Un secondo punto chiave riguarda la sostenibilità del calcestruzzo, il materiale da costruzione di gran lunga più utilizzato al mondo dopo l’acqua, di cui è fondamentale cercare di ridurre l’impronta carbonica.
Non sorprende, dunque, che un altro fattore cruciale per CIFA sia l’innovazione tecnologica, rivolta soprattutto alla sicurezza dei mezzi in uso e all’abbattimento del loro impatto ambientale.
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La sostenibilità
Sostenibilità per CIFA significa integrare nelle proprie operazioni quotidiane principi che minimizzano l’impronta sulla realtà circostante, promuovono il benessere sociale e garantiscono una gestione economica responsabile. In particolare, il Gruppo punta a diminuire la propria impronta ecologica, sviluppando tecnologie innovative per produrre macchine a basso consumo energetico e a ridotte emissioni, a sostenere la sicurezza, la salute e il benessere degli addetti, e a fornire un contributo alla comunità circostante, attraverso iniziative sociali per migliorarne la qualità della vita.
Questi tre obiettivi sono perseguibili grazie a un piano strutturato, che si basa su tre pilastri. Il primo consiste nel ridurre l’impatto ambientale promuovendo all’interno dell’azienda e condividendo lungo tutta la filiera un approccio circolare. Il secondo riguarda la cura della crescita e dello sviluppo delle persone, mentre il terzo pilastro prevede la preservazione e il rafforzamento del territorio nel quale l’azienda opera.
Il piano di sostenibilità 2022-2026 vede il coinvolgimento di 16 responsabili di attività, fra i quali 5 dirigenti, 4 quadri e 7 impiegati, oltre a circa un centinaio addetti nei relativi team.
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