Essere oggi una start-up attiva nell’elettrificazione dei mezzi di trasporto pesanti non è un compito facile. Lo insegnano le recenti vicende di Volta Trucks, Northvolt, Nikola Motor e Quantron, solo per nominarne alcune. Che si sono precocemente interrotte per l’elevato consumo di capitale richiesto dagli ambiziosi obiettivi previsti dai piani di sviluppo.
Ma SuperPanther, fondata in Cina nel 2022 da Chao Liu che ne è anche il Presidente e CEO, ha dalla sua parte alcuni vantaggi chiave rispetto alle altre start-up attive nel settore automotive. Prima di tutto, è nata e si è sviluppata in un mercato, quello Cinese, che è di gran lunga il più dinamico, in termini di contenuti innovativi e di volumi di vendita – nel 2024 il mercato interno ha assorbito oltre 230 mila fra camion e autobus a emissioni zero – nella promozione e nell’adozione di mezzi di trasporto a tecnologia avanzata.
Inoltre, non si propone come costruttore di veicoli completi, ma come facilitatore o ‘pontiere’ – il termine inglese usato dalla start-up è ‘enabler’ – verso la mobilità elettrica nel segmento dei camion pesanti. Questa missione, sfociata nella realizzazione del trattore a batterie (BEV) Black Diamond, è basata su alcune tecnologie chiave sviluppate internamente. Fra queste, gli assali elettrificati, il software e i sistemi di controllo, la gestione termica e le soluzioni di ricarica, applicabili ai veicoli prodotti da altri costruttori (OEM), alle flotte di grandi operatori logistici o quelle dei titolari dei carichi per implementare le strategie green nel trasporto su strada.
Sulle prospettive di sviluppo delle tecnologie proprietarie e sulle strategie per approcciare i mercati esteri, inclusi quelli europei, Allestimenti & Trasporti ha intervistato Chao Liu, fondatore, Presidente e CEO di SuperPanther.
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La strategia verso l’elettrico
Come è nata e come si è sviluppata l’idea di proporsi come facilitatore nel processo di elettrificazione del trasporto su gomma?
“La strategia basata sul concetto di enabler – spiega Chao Liu – fa parte del nostro piano di business originale, soprattutto per l’approccio ai mercati esteri. Quando abbiamo fondato l’azienda, nel 2022, uno degli obiettivi prioritari era di avere una presenza internazionale nel segmento dei veicoli heavy-duty. In altri termini, non volevamo essere focalizzati solo sulla Cina, ma essere d’aiuto ad altri costruttori (OEM, Original Equipment Manufacturer) nel processo di elettrificazione della loro gamma di veicoli. E con questa visione abbiamo pensato, fin dalle fasi iniziali, di presentarci sui mercati ad alto valore aggiunto, come quelli europei.
Nella UE operano importanti e affermati OEM che conoscono bene le esigenze della clientela ma che, forse, non hanno il know-how ingegneristico e le tecnologie specifiche richieste dagli elettrici. Come azienda specializzata in questo campo possiamo essere loro d’aiuto. Quindi il cuore della strategia ‘enabler’ è proporci sui mercati esteri aiutando gli OEM e i loro clienti nel processo di de-carbonizzazione del trasporto. In questo contesto, siamo aperti a diversi modelli di business, purché creino valore aggiunto per gli utilizzatori”.
L’intera intervista sul prossimo numero di Allestimenti & Trasporti.
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