Segno meno a giugno per le immatricolazioni in Italia di veicoli commerciali, mezzi industriali, semirimorchi e autobus.
Il primo segmento, che comprende i mezzi fino a 3,5 tonnellate di massa totale a terra, ha fatto registrare un calo del 6,1% rispetto allo stesso mese del 2024 (19.426 unità contro i 20.677 pezzi dell’anno precedente). Ugualmente negativo è il bilancio del primo semestre, che vede un decremento complessivo dell’11,8% (a 98.765 unità ), rispetto a 111.968 veicoli di gennaio-giugno 2024.

Le note negative riguardano anche gli autocarri oltre le 3,5 tonnellate e il comparto dei rimorchiati. Nel mese di giugno, infatti, sono stati rilasciati 2.546 libretti di circolazione di nuovi camion oltre le 3,5 tonnellate (-26,1% rispetto allo stesso mese 2024) e 1.317 libretti di rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3,5 tonnellate (-9%), suddivisi in 149 rimorchi (+7,2%) e 1.168 semirimorchi (-10,7%). Complessivamente, nei primi sei mesi del 2025, i cabinati registrano una flessione del 7,4%, mentre i trattori stradali chiudono a -18,8%. Nello stesso periodo, calano i veicoli da cantiere (-15,2%) e registrano una variazione negativa i modelli stradali (-13,1%).

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In calo anche gli autobus
Cali a due cifre anche per il mercato degli autobus con massa totale a terra superiore a 3,5 tonnellate. Che totalizza a giugno 393 nuove unità , con un decremento del 44,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nel sesto mese dell’anno, tre comparti su quattro registrano una variazione negativa, con decrementi a doppia cifra: -60,3% i minibus, -53,1% gli autobus adibiti al trasporto pubblico locale (TPL) e -36,4% gli scuolabus. In crescita, invece, gli autobus e minibus turistici (+47,5%).
Il rallentamento generale del mercato è legato a molteplici fattori sia di carattere economico – pesano le incertezze sulla crescita del Pil, che frenano le decisioni d’acquisto delle imprese – sia di carattere normativo (attesa per il fondo pluriennale per il rinnovo del parco circolante).
Il commento di ANFIA
“La flessione nelle immatricolazioni registrata a giugno rappresenta l’ulteriore conferma di un trend fortemente negativo negli investimenti delle aziende di autotrasporto per il rinnovo delle flotte, con crescenti ripercussioni in termini ambientali e di sicurezza – ha affermato Luca Sra, Delegato ANFIA per il trasporto merci. – Come giĂ richiamato dalle associazioni automotive e dell’autotrasporto, si ritiene necessario dare tempestiva attuazione al fondo pluriennale per il rinnovo del parco circolante annunciato dal Ministro dei Trasporti lo scorso aprile, con uno stanziamento congruo e in grado di abilitare una reale sostituzione dei mezzi obsoleti con veicoli di ultima generazione alimentabili con i biocarburanti come il biometano (compresso o liquefatto) e l’HVO. In coerenza con quanto affermato dal Ministro, il fondo dovrĂ essere accompagnato da politiche fiscali di vantaggio, che promuovano l’utilizzo dei biocarburanti e l’adozione dei veicoli a trazione alternativa”.
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