giovedì, 18 Dicembre 2025

ACEA, Karin Rådström eletta Presidente del Comitato Veicoli Industriali

Dal 1° gennaio 2026 Karin Rådström, Presidente e CEO di Daimler Truck, assume anche l’incarico di Presidente del Comitato Veicoli Industriali all’interno dell’ACEA (Association des Constructeurs Européens d’Automobiles), l’Associazione basata a Bruxelles che riunisce sedici player del settore automotive, fra i quali DAF Trucks, Daimler Truck, Ford Trucks, il gruppo Iveco, il gruppo Traton (MAN Truck & Bus e Scania) e il gruppo Volvo (Renault Trucks e Volvo Trucks).

La nuova Presidente succede a Christian Levin, CEO di Scania e del gruppo Traton. La nomina di Karin Rådström arriva in un momento particolarmente delicato per la transizione energetica e per l’intero comparto automotive nella UE. Per rispettare i limiti di emissione della CO2 per il 2030 e rientrare nella tabella di marcia della decarbonizzazione prevista dall’Unione Europea i produttori di veicoli hanno a disposizione meno di cinque anni.

In questo lasso di tempo, i mezzi a emissioni localmente nulle dovrebbero passare dal 3,8% del totale (risultato conseguito dei primi nove mesi del 2025) ad almeno il 35% dei volumi di mercato. Tuttavia, il successo della transizione energetica verso la neutralità climatica non dipende solo dai costruttori di veicoli. Senza un’azione urgente e mirata da parte degli Stati membri e della Commissione europea, le Case costruttrici rischiano, infatti, di incorrere in pesanti sanzioni per inadempienza, dovuta a circostanze che esulano dal loro controllo, come la mancanza di un’adeguata rete di ricarica pubblica per i camion a batterie.

Inoltre, c’è da sciogliere il nodo della normativa antinquinamento Euro VII, della quale i costruttori caldeggiano un rinvio di cinque anni. L’Euro VII richiede lo sviluppo di nuove tecnologie e metodi di misurazione delle emissioni, delle particelle dei freni, dell’abrasione degli pneumatici e della durata delle batterie, molti dei quali non ancora disponibili.

Il pensiero della nuova Presidente

Sosteniamo pienamente l’obiettivo della UE di de-carbonizzare i trasporti – ha affermato Karin Rådström. Con decine di modelli di autocarri e autobus a emissioni zero già in produzione in serie, il nostro settore sta mantenendo le promesse. Ma una diffusione sostanziale sul mercato avverrà solo quando le aziende di trasporto potranno utilizzare veicoli a impatto carbonico nullo in modo altrettanto fluido e redditizio di quelli dotati di catene cinematiche convenzionali. Ecco perché abbiamo bisogno di una revisione accelerata della legislazione sulle emissioni di CO2 dei camion pesanti entro la metà del 2026.

La Commissione deve agire con urgenza per evitare che i produttori debbano pagare sanzioni mentre le condizioni essenziali per l’attuazione del piano di de-carbonizzazione non sono ancora in essere. Gli obblighi dei produttori devono essere allineati allo sviluppo delle reti di ricarica e delle infrastrutture per l’idrogeno e alle politiche che sostengono la solidità del business case degli utilizzatori, come pedaggi stradali basati sulle emissioni di CO2 in tutti gli Stati membri. Il 2026 deve essere l’anno in cui l’Europa trasformerà le sfide in progressi reali, fornendo soluzioni pragmatiche che proteggano la competitività e promuovano la decarbonizzazione. La UE deve diventare rapidamente un forte mercato interno per le tecnologie green.

Sia la Commissione che gli Stati membri devono urgentemente snellire e semplificare il quadro normativo e accelerare la domanda di veicoli a emissioni zero. Questi sono i punti sui quali mi focalizzerò durante il mio mandato in ACEA”, ha concluso Rådström.

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