L’ACEA, l’Associazione che riunisce i principali costruttori di mezzi di trasporto europei, ha recentemente pubblicato lo studio ‘Vehicles on European roads’, che scatta una fotografia del parco circolante di commerciali leggeri, mezzi industriali e autobus nei Paesi dell’Unione Europea, dell’EFTA e del Regno Unito.
Il quadro che ne emerge è abbastanza sconfortante sia per l’età media dei veicoli, sia sotto il profilo delle catene cinematiche a basso o nullo impatto ambientale. Che, malgrado gli incentivi all’acquisto previsti in diversa misura nelle nazioni della UE, stentano ancora a decollare.
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Che sia così lo dicono le cifre a fine 2023, che parlano di una percentuale di penetrazione dell’1,1% degli elettrici a batteria (BEV) nel comparto dei commerciali leggeri (il diesel è al 90,5% del totale) e dello 0,1% nel segmento dei pesanti stradali (90,4% diesel). Va un po’ meglio per gli autobus, che annoverano un 2,5% di veicoli a batterie (BEV) e un 2,2% mezzi ibridi, mentre le catene cinematiche tradizionali si attestano all’89,2%. Nel complesso, a fine 2023 erano in circolazione sulle strade europee circa 285,6 milioni di veicoli, suddivisi fra auto (248,8 milioni), commerciali leggeri (circa 30 milioni), camion (poco meno di 6 milioni) e autobus di diverse taglie (circa 679.800).
Età media troppo alta
Il dato che dovrebbe far maggiormente riflettere – per le implicazioni sul livello di inquinamento e per l’impatto sulla sicurezza stradale – riguarda l’età media del circolante. Che si attesta a livello UE a 12,7 anni per i van, a 14,1 anni per gli autocarri sopra le 3,5 tonnellate di massa totale a terra e a 12,2 anni per gli autobus. L’Italia, purtroppo, è fra i fanalini di coda della UE, poiché ha un parco mezzi di 14,8 anni d’anzianità media nei commerciali (su 4,5 milioni di unità in esercizio), di 19,5 anni per gli industriali (978 mila veicoli in strada) e di 13,8 anni per i bus (su un totale di circa100 mila unità).
La segmentazione per anno di prima immatricolazione è ancora più impietosa. In Italia, infatti, circolano oltre 2,85 milioni di commerciali con oltre 10 anni d’anzianità operativa, cui si aggiungono 706 mila camion e oltre 61 mila autobus. Insomma, c’è molto da fare per svecchiare il parco, in tempi di crescita economica stentata, misurabile in qualche decimo di punto percentuale.



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