martedì, 16 Settembre 2025

Logistica a impatto zero: elettrici sul Brennero anche di notte

Con l’avvento dei camion elettrici, anche la logistica cambia volto, modalità operative e orari. È accaduto lungo l’autostrada del Brennero, teatro di un test di quattro settimane che ha coinvolto gli elettrici a batteria (BEV) eTGX di MAN, impegnati nell’attraversamento notturno del tratto austriaco, proibito invece ai camion con motorizzazione diesel anche se di ultima generazione.

La scelta della dorsale del Brennero per il progetto-pilota con gli elettrici non è stata casuale. Lungo questa direttrice transita, infatti, oltre il 70% dei flussi commerciali fra l’Italia e le nazioni dell’Unione Europea. In cifre, significa circa 2,37milioni di camion ogni anno e più di 50-53milioni di tonnellate di merci trasportate.

L’obiettivo del test congiunto MAN-Dettendorfer – impresa familiare con sede a Raubling, partner storico della Casa bavarese, nonché pioniere nella logistica sostenibile – è alleggerire il traffico sul passo del Brennero. Ma anche evitare concentrazioni e congestioni di mezzi di trasporto – come gli accessi a gruppi di 300 veicoli l’ora, i cosiddetti dosaggi – ridurre le emissioni di CO2 e l’inquinamento acustico, e garantire una maggiore continuità nell’approvvigionamento, soprattutto durante i periodi di vacanze collettive, quando il traffico automobilistico si aggiunge a quello dei veicoli industriali.

Il trasporto notturno con camion elettrici lungo la tratta del Brennero è teoricamente possibile dal 2021. Tuttavia, fino ad ora non erano disponibili i veicoli in grado di portare a termine la missione e un’infrastruttura di ricarica adeguata al trasporto a lungo raggio. Con i MAN eTGX, prodotti in serie dallo scorso giugno negli stabilimenti di Monaco di Baviera, è possibile coprire quotidianamente fino a 800 chilometri con una sola ricarica intermedia, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche.

Per l’ambiente e per il portafoglio

L’attraversamento notturno del passo del Brennero è, potenzialmente, una soluzione di portata strategica, che può avere positive ricadute sia sull’ambiente, sia sui tempi di percorrenza e sui costi operativi. Secondo una simulazione, l’impiego durante la notte di circa 300 camion elettrici può ridurre di un’ora l’attesa ai varchi di Kufstein durante le ore diurne.

Inoltre, gli eTruck offrono un contributo concreto alla salvaguardia climatica, con un risparmio medio annuo di circa 95 tonnellate di CO2 per veicolo, a fronte di una percorrenza totale di circa 110mila chilometri. Ai vantaggi per l’ambiente si aggiunge la convenienza economica per gli operatori che hanno in flotta gli eTruck. Riguarda soprattutto le aziende i cui veicoli percorrono oltre 110mila chilometri sulle autostrade tedesche – dove vige l’esenzione totale dal pagamento dei pedaggi – che ottengono risparmi fino a 60mila ero l’anno, e quelle che operano sulle tratte transfrontaliere.

Per esempio, sull’A13 in Austria gli elettrici beneficiano di una riduzione fino al 75%, soprattutto nelle ore notturne. In Italia, invece le differenze di pedaggio tra i veicoli diesel e i BEV lungo la tratta del Brennero fino a Bolzano sono ancora minime.

A Bolzano il primo hub di ricarica per Tir da un Megawatt

Si apre una nuova era nel trasporto pesante sull’Autobrennero. Lo scorso maggio, infatti, è stato inaugurato, nell’area di parcheggio Firmian in prossimità del casello di Bolzano Sud, il primo punto di ricarica in Italia per mezzi pesanti da 1 MW, realizzato da Alpitronic.

La Power Unit, composta da otto moduli con una potenza massima complessiva di 1 MW, è il cuore dell’impianto, che alimenta due dispenser. A tutt’oggi, tre sono gli stalli disponibili. Sulla prima colonnina, quella più vicino alla Power Unit, oltre al connettore tradizionale CCS2 (Combined Charging System) con una potenza massima erogata fino a 600 kW, vi è la nuova connessione da 1.000 kW MCS (Megawatt Charging System).

Il principale vantaggio di una ricarica ultraveloce per i mezzi pesanti, dotati di batterie con potenze installate comprese fra 300 e 600 kWh, riguarda l’accorciamento delle tempistiche di sosta in rapporto all’incremento dell’autonomia operativa. Di fatto, per ricaricare un camion equipaggiato con batterie da 500 kWh sono sufficienti 30 minuti, con tempistiche dimezzate rispetto ai sistemi fino ad oggi disponibili.

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