sabato, 2 Agosto 2025

Iveco Group, luce verde per l’acquisizione da parte di Tata Motors

Dopo i rumor degli ultimi tempi è arrivata, a fine luglio, la conferma ufficiale. Iveco Group e Tata Motors hanno raggiunto un accordo per creare un player di primo piano nel settore dei mezzi di trasporto con portata, portafoglio prodotti e capacità industriali a livello globale.

L’acquisizione di Iveco Group, per un valore complessivo di 3,8 miliardi di euro, avverrà mediante un’offerta pubblica d’acquisto (Opa) volontaria di Tata Motors. L’operazione, che dovrebbe concludersi nel primo semestre 2026, è subordinata all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni di legge – in materia di concentrazioni, investimenti diretti esteri, Regolamento UE sui sussidi esteri e regolamentazione finanziaria – e alla separazione del Business Defence, che comprende le realtà industriali di Iveco Defence Vehicles (IDV) e di Astra. E proprio in 30 luglio è stata annunciata la firma dell’accordo definitivo per cessione di questo settore d’attività da parte di Iveco Group a Leonardo, azienda leader in Europa nel settore della difesa e della sicurezza, per un controvalore complessivo di 1,7 miliardi di euro.

L’operazione, che ha sgombrato la strada all’Opa di Tata Motors, darà vita a un player nazionale nel settore della difesa terrestre a livello europeo, con le dimensioni e le competenze necessarie per competere con successo anche su scala globale.

Le buone notizie

L’Opa da parte di Tata Motors, se conclusa con successo, metterebbe insieme le risorse di aziende con portafogli di prodotti e capacità altamente complementari, sostanzialmente prive di sovrapposizioni nella struttura industriale e presenza geografica, creando un’entità più forte e diversificata con una presenza globale significativa e vendite di oltre 540 mila unità l’anno.

Insieme, Iveco e il business dei veicoli commerciali di Tata Motors avranno ricavi combinati di circa 22 miliardi di euro, suddivisi fra Europa (circa 50% del totale), India (circa 35%) e Americhe (circa 15%) con posizioni interessanti sui mercati emergenti in Asia e Africa. Secondo quanto affermato nel comunicato congiunto di Iveco Group e Tata Motorsl’unione delle due realtà sarà posizionata meglio per investire e fornire soluzioni di mobilità innovative e sostenibili, facendo leva sui due network di fornitori per servire i clienti a livello globale. Libererà, inoltre, opportunità di crescita superiori e creerà valore significativo per tutti gli stakeholder in un mercato dinamico. Preservando l’impronta industriale e le comunità di dipendenti di ciascun gruppo, l’aspettativa è che questa complementarità agevoli un processo di integrazione fluido e di successo”.

Infine, nel contesto della trasformazione rapida e continua del settore dei mezzi di trasporto, la combinazione strategica del business dei veicoli commerciali di Tata Motors e Iveco Group trasformerà entrambe le entità, creando una piattaforma robusta con una base di clienti globale e un’impronta geografica diversificata.

Gli altri aspetti positivi dell’accordo riguardano l’impegno da parte di Tata Motors a supportare la strategia aziendale di Iveco Group, a sostenere Iveco nel realizzare e accelerare questi piani, collaborando per garantire la crescita del business. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione di Iveco continuerà a guidare le decisioni per la crescita a lungo termine e a mantenere la competitività del business. Si tratta di un approccio pragmatico, per molti aspetti simile a quello adottato con successo dal Gruppo americano Paccar nel 1996, al momento dell’acquisizione del costruttore olandese DAF.

Tata Motors si impegna anche allo sviluppo a lungo termine del gruppo combinato e a non effettuare alcuna ristrutturazione significativa o chiusura di impianti o siti produttivo di proprietà o utilizzati da Iveco Group. La società indiana garantisce, infine, la permanenza della sede di Iveco a Torino e il rispetto e il mantenimento dell’identità aziendale, dell’integrità, dei valori fondamentali e della cultura di Iveco Group, nonché dei principali marchi e loghi della Casa italiana.

Timing, investimenti e posizionamento sul mercato

La notizia dell’acquisizione di Iveco Group da parte di Tata Motors giunge in un momento particolarmente delicato per il mercato dei veicoli industriali in Europa. I motivi di preoccupazione sono molteplici. Da un lato, i segni di debolezza che emergono dai dati dell’immatricolato del primo semestre di quest’anno, con un calo del 15,4% a livello UE per i camion oltre le 3,5 tonnellate e del 13,2% per i commerciali leggeri.

Dall’altro, le incertezze legate alla crescita economica mondiale e alle normative europee per la riduzione delle emissioni di CO2. Che richiedono quest’anno ai costruttori di veicoli un abbattimento del 15% rispetto al periodo dci riferimento 2019-2020, salvo aggiustamenti dei target da parte della Commissione europea.

In questo contesto particolarmente sfidante per tutti gli OEM, il tempo necessario al completamento dell’Opa da parte di Tata Motors riveste un ruolo cruciale. Potrebbe, se troppo dilatato, frenare le performance di Iveco nell’immediato e rallentare in qualche misura l’implementazione delle strategie verso gli obiettivi di lungo periodo. Che sono costituiti dalla decarbonizzazione del trasporto con un approccio multienergetico, dall’incremento della quota di mercato nel segmento dei pesanti a livello europeo – attualmente si attesta sotto 10% – e dall’allargamento del numero dei major market per il marchio in ambito UE.

All’interno della nuova realtà aziendale, dopo il completamento dell’acquisizione da parte del gruppo indiano, si possono fare alcune ipotesi sul posizionamento di mercato di Iveco. Che avrà il ruolo di Premium brand per i mercati sovra-regolamentati e maturi, accanto all’offerta di prodotto più tradizionale di Tata rivolta ai paesi con operatori del trasporto particolarmente attenti al costo d’acquisto dei veicoli, come l’India. La non sovrapponibilità delle due gamme di prodotto – per Iveco, Daily, Eurocargo, S-Way, X-Way e T-Way, per Tata, Prima, Signa, Ultra, LPT – faciliterà il naturale posizionamento dei due Brand nelle diverse nazioni, con possibili sinergie in aree come il Sudamerica, l’Africa e l’Asia.

In prospettiva, Iveco potrebbe sfruttare anche l’evoluzione di quei mercati extra-UE nei quali le aziende di trasporto sono gradualmente passate dai camion basici a basso costo ai veicoli di prezzo medio e, successivamente, a quelli della fascia premium, capaci di assicurare comfort, consumi ridotti, un elevato tasso di utilizzo e costi di gestione (TCO) contenuti.

È un fenomeno che sta avvenendo in Cina da alcuni anni. Nel paese asiatico, il segmento dei veicoli Premium di impostazione europea, che in passato rappresentava circa l’1% del mercato totale dei pesanti (circa 800-900 mila pezzi l’anno) ha mostrato una cospicua crescita e, secondo alcuni osservatori, potrebbe arrivare anche al 15-20% a fine decennio.

Dopo i rumor degli ultimi tempi è arrivata, a fine luglio, la conferma ufficiale. Iveco Group e Tata Motors hanno raggiunto un accordo per creare un player di primo piano nel settore dei mezzi di trasporto con portata, portafoglio prodotti e capacità industriali a livello globale.

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